mercoledì 28 novembre 2012

Vellutata di zucchine, menta e basilico

L'originalità è un trucco di cui si serve la gente priva di talento per far colpo su altra gente senza talento e per difendersi dalla gente di talento.
William Gaddis, Le perizie, 1955

E' da pochi giorni che sono entrata a far parte di questo entusiasmante mondo; pian piano che tutto inizia a prender forma, mi sto rendendo conto di quanto sia importante essere se stessi fino infondo.
Anche in questo momento, mentre scrivo, mi ritrovo spesso con la mente ferma, a cercare di esprimere concetti eleganti ed originali, usando un linguaggio forbito, frasi d'impatto... ma niente da fare, minuti persi a premere freneticamente il ditino sulla freccia vs sinistra del mio pc: quella che cancella!di l'eco della mia insicurezza, del mio timore...insomma una voce che mi ricorda quanto male mi riescano le cose quando non sono me stessa!
Non che io risspesso ulti essere una grande "me stessa", non di rado, infatti, alcune mie caratteristiche caratteriali si trasformano in veri e propri deficit, che non sempre riesco a colmare.
Da quì e da sempre l'irrefrenabile desiderio di mettermi  in discussione, confrontarmi, assorbire ed espellere pensieri, concetti e nozioni.
Anche nelle mie ricette, da quando è nato questo blog mi sono accorta che sto forzando la mano.
Visito i vostri blog, bellissimi, pieni di professionalità e di ricette davvero originali, golose e mi sembra di non aver mai acceso un fornello in vita mia, di non poter competere e stare al passo, insomma una delle tante fiamme che si andrà a spegnere.
Ed invece no! Questa volta ho trovato l'ingrediente segreto, quello che renderà la mia ricetta un successo: la mia cucina! Si, ma quella di tutti i giorni, spontanea, naturale, forse un pò troppo easy, ma che racconta me stessa.
Inizio così:



TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti

INGREDIENTI: per 2 persone

2 patate medio/piccole
3 zucchine
1/2 cipolla bianca
brodo vegetale q.b.
olio extra vergine di olica
sale
pepe nero
5/6 foglie di menta
4 foglie di basilico

PREPARAZIONE:

In primis sbucciamo le patate, dopodichè laviamo tutte le nostre verdurine.
In una pentola, mettiamo giù tutto insieme: le zucchine e le patate tagliate a tocchettini, la cipolla a fettine, menta, basilico (tenendo qualche fogliettina di entrambe le spezie per la decorazione finale), un pizzico di sale grosso, in relazione al livello di sapidità del brodo che useremo, aggiungiamo il brodo vegetale e cuociamo a fuoco lento sino a che tutti gli ingredienti non risulterranno morbidi.
Frulliamo il tutto con un minipimer, riaccendiamo il fornello, allunghiamo se necessario con ancora un filo di brodo e mescoliamo dolcemente per qualche minuto.
Fatto!
Impiattiamo, un giro di olio a crudo, qualche chicco di pepe nero pestato a mortaio e guarniamo con qualche fogliolina di menta e basilico.

N.B. Ciò che mi piace di questo piatto, semplice, veloce e dagli abbinamenti visti e rivisti è la cottura senza soffritto nè olio, che viene aggiunto a crudo ed alla fine.
Potranno sembrare manovre "togli sapore", ma vi assicuro così non è!

martedì 27 novembre 2012

Nidi di patate al forno con bieta e fonduta di stracchino

La mia cena di questa sera consiste in bieta lessa ed hamburgher alla piastra,  Almina mi "ordina" seppur amorevolmente un purè di patate; beh, dal momento che non credo sia "politically correct" far scontare agli altri i propri stravizi e nel frigo sono rimasti due cucchiai di stracchino....




E' ormai evidente la disapatia esistente fra me ed i dispositivi fotografici, se poi a ciò si aggiungono le urla di mia figlia con-fuse con quelle del gatto che non gradisce ed il busso alla porta della vicina....il risultato non può essere che questa "splendida" fotografia!


TEMPO DI PREPARAZIONE: non pervenuto. Ricetta effettuata in corso d'opera di lessature varie...


INGREDIENTI: proviamo a ricostruire le dosi

2 patate
50 gr. ca di bieta lessata
2 cucchiai di stracchino
parmigiano reggiano
1/2 bicchiere di latte
noce moscata
olio extra vergine di oliva
sale
pepe in grani


PREPARAZIONE:

Come vi anticipavo, tutto è nato senza un piano A; già lessata la bieta per la mia umile cena anti-panza, avevo messo a bollire le patate per il purè di Alma, quando ho avuto una visione....un nido di patate!...Di corsa a spegnere la fiamma sotto la pentola delle patate, altrimenti saranno troppo cotte per poterle sbucciare e scavare evitando che si frantumino; appena in tempo!
Aspetto che si raffreddino, le sbuccio con cura e con un coltellino (dovrò comprare uno scavino), estraggo loro la polpa ancora non completamente cotta.
Tagliuzzo la bieta e vi inserisco la polpa ricavata dalle patate, una spolverata di parmigiano, oilio, sale e pepe; schiaccio enegicamente con una forchetta ed inserisco il composto all'interno dei "nidi". Via nel forno preriscaldato a 180° in una teglia con carta da forno sotto ed ancora un filo di olio sopra le patate in maniera che in cottura diventino dorate e croccanti.
Dal momento che gli ingredieni del ripieno sono stati già cotti precedentemente, la cotturà in forno terminerà non appena le patate raggiungeranno un colore dorato.
Nel frattempo in un pentolino antiaderene faccio sciogliere mescolando a fuoco lento lo stracchino, insieme al latte, un pizzizo di noce moscata, un cucchiano di maizena, sale e pepe in grani.
Sforno, impiatto, verso la fonduta alla meglio sopra/accanto ai nidi e penso che alla fine anche questa sera è andata di lusso al mio maritino!

N.B chiaramente non potevo non assaggiare...non male, ma dal sapore un pò piatto, manca qualcosa, ma cosa????? mi aiutate voi?

La mattanza della panza!

"Specchio, specchio, servo delle mie brame chi è la più panzuta del reame?"
" Sei tu, oh mia regina, la più panzuta del reame e di tutta la sua cucina!"
Caspita che specchio insolente, o forse sono io che ho sbagliato la domanda!!
Dopo un periodo di stravizi continui il mio corpicino sente che è giunta l'ora, di congedare il dio Bacco, farsi negare al telefono dagli zuccheri semplici e non, e spiegare al nostro fedele compagno olio extra virgo, che per qualche giono non sentirà più nemmeno il calore di una fievole fiammella.
Si, è giunta l'ora di darci un taglio!

tagliata di manzo in salsina di rosmarino
con pomodorini zebrino

 
 
 
 
TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti
 
 
INGREDIENTI: per 4 persone
 
800 gr. di controfiletto o entrecote di manzo
1 mazzetto di rosmarino
un grappolo di pomodorini zebrino
olio extra vergine di oliva
sale grosso integrale
pepe nero in grani
ed un pò di colore a piacere per guarnire..
 
 
PREPARAZIONE:
 
Cucinare una gustosa tagliata può sembrare un gioco da ragazzi, ma così non è!
Oltre all' accurata scelta delle carni, diversi sono gli accorgimenti necessari affinchè il risultato sia quello sperato.
Per prima cosa, la carne non deve essere "fredda di frigo" come si dice.., il sale rigorosamente grosso, non aggiunto in cottura ma alla fine e la griglia usata non di ghisa, altrimenti si rischia il bollito!
Tenuto presente ciò, facciamo scaldare la nostra griglia o padella antiaderente e nel frattempo laviamo ed asciughiamo accuratamente gli aghi dei rametti di rosmarino e poniamoli in un bicchiere mixer, uniamo l'olio, il sale grosso, il pepe in grani ed emulsioniamo con un minipimer.
Tagliamo a piccoli pezzettini i pomodorini; io ho scelto gli zebrino a cui dedicherò un post tutto per loro, sono fantastici!!
Sulla griglia ormai calda, adagiamo la carne che faremo cuocere su tutti i lati rispettando i gusti dei nostri commensali, per questo ho optato per i pezzi di manzo singoli.
In un vassoio disponiamo i pomodorini, la carne, versiamo a filo l'emulsione al rosmarino e se ci và doniamo ancora un tocco di colore al piatto con qualche verdurina. 

domenica 25 novembre 2012

Straccetti al finocchietto selvatico con fonduta di castagne e pancetta biscottata

E' nata!
Sono giorni che penso ad una ricetta che abbia come protagosista la castagna.
Il suo sapore così dolce però non incontra molto i gusti di "casa nostra" ed allora dovevo pensare a come conferire una sferzata di sapore forte a questo meraviglioso achenio donatoci da un albero pieno di poesia che è il castagno.
Ed ecco che mi veine in mente la pancetta.
Anni fà in durante una cena romana ho assaggiato la pancetta biscottata.
Fantastica! Da allora adotto solo questa modalità di cottura; la pancetta nella mia cucina non ha mai più incontrato il fondo di una padella e soprattutto l'aggiunta di olio.
Molte sono le cose che dovrò modificare nel ripertere la realizzazione di questo piatto; dall'affinare lo spessore della pasta, al  diminuire di almeno 1/3 l'aggiunta della farina di castagne nell'impasto, ma devo dire che l'esperimento è riuscito.



TEMPO DI PREPARAZIONE:

per gli stracceti: 20 minuti

per la fonduta: 45 minuti

per la pancetta: 10 minuti


INGEDIENTI: per 3 persone

150 gr. di farina 00
150 gr. di farina di castagne (la prossima volta dimezzerò la dose, solo 70 gr.)
3 uova
70 gr. di pancetta tesa
300 gr. di castagne
brodo vegetale
un cucchiaio di panna acida
5 gr. di finocchietto selvatico essiccato
2/36 foglie di alloro (facoltativo)
olio extra vergine di oliva

PREPARAZIONE:

L'perazione che richede più tempo e pazienza consiste nello sbucciare, lessare ed eliminare la pellicina delle castagne, quindi cominciamo da quì.
Priviamo le castagne del loro rigido involucro marrone e mettiamole a lessare in una pentola con abbondante acqua e qualche foglia di alloro.
Nel frattempo iniziamo a preparare la sfoglia.
Farina a fontata sulla nostra spianatoia, inseriamo le uova ed il finocchietto; con una forchetta iniziamo a sbattere piano piano facendo così amalgamare la farina. Iniziamo a lavorare sino a che l'impasto non risulti liscio e compatto ed alquanto morbido; lasciamo riposare 10 minuti e diamo alla pasta il formato desiderato. Io visti i colori ed i sapori ho optato per un formato rustico come gli straccetti.
Nel frattempo le castagne si saranno finalmente cotte, mettiamoci pazientemente a toglier loro la pellicina e mettiamole in una padella aggiungendo il brodo vegetale (conserviamone un pò) ed il cucchiaio di panna acida, sale e pepe.
Quando il tutto risulta ben legato, trasferiamo in un bicchiere da mixer e con un minipimer frulliamo sino ad ottenere una crema. Rimettiamo nella padella di cottura.
Scaldiamo il forno per 10 minuti a 180°, metiamolo in modalità grill e biscottiamo la pancetta.
La adagiamo in una teglia forno rivestita da un foglio di carta forno. Dopo qualche minuto vedremo subito che la pancetta rilascerà il suo grasso sciolto e prenderà un colore dorato. Tiriamola fuori dal forno e metiamola da parte in un piatto sopra un foglio di carta assorbente.
Lessiamo gli staccetti in abbondante acqua salata; nel frattempo scaldiamo la nostra fonduta allungando se necessario con un pò di brodo vegetale; scoliamo e giriamo gli straccetti nella fonduta a fuoco spento per 1 minuto.
Impiattiamo e decoriamo con la pancetta biscottata.
"Tutti a tavola!"
"Il vino l'hai preso tu?
" Noooooo!
Via di corsa giù per le scale, raggiungo la meravigliosa piazzetta di Istia d'Ombrone ed il bellissimo Ristorante "Terzo Cerchio", che la domina.
Entro, ed oltre al dolce staff  composto da Nano (chef), Valentina, Simonna ed Edo mi dà il benvenuto uno splendido cesto pieno di profumati funghi porcini.
Uaooooo!
Compro il vino, esco e mi sento chiamare: "Elena, mentre li pulivo mi è rimasto questo piccino tra le mani....!"
Che dono!
Torno a casa e non posso fare altro che donare anch'io qualcosa alla mia ricetta, e vai con qualche lamella di porcino sopra gli straccetti....senza parole!

Con questa ricetta parecipo al contest di Monica di Emporio 21, in collaborazione con il Mercato del Gusto, sezione ricette salate.
 

 

venerdì 23 novembre 2012

Medagliette di salsiccia e semi di finocchio

Una ricettina da 10 minuti, quelli necessari per spazzolare tutto e leccarsi i baffetti!



Nella cucina di Luana, Davide, Franceschina e Tommaso improvviso le gustose medagliette.
Toglo dal loro involucro l'impasto di 3 salsicce freschissime acquistate dal mio super macellaio-orefice, aggiungo un pizzico di sale grosso, 4/5 grani di pepe nero e una manciatina di semi di finocchio, il tutto pestato rigirosamente a mortaio, mezzo bicchiere di olio extra-vergine di oliva, amalgamo con una forchetta e violà!
Peccato la scelta del piatto da portata, ma cucinando a casa di amici...
Grazie alla super Petri family per avremi messo a disposizione la loro bellissima cucina.

Spaghetti aglio olio e peperoncino (versione fusion)

Veloce, gustoso, colorato, italiano...
Ci sono alcuni piatti "compagnoni", che nascondono un che di "aggregante", gli spaghetti aglio, olio e peperoncino rappresenta per me uno di questi.
Sono quelli che mettono il sorriso, che difficilmente si rifiutano, insomma come dei simpatici amici.
A chi di noi non è capitato di trovarsi in compagnia a decidere di cenare insieme all'ultimo minuto, oppure di voler concludere un'allegra serata mangiucchiando ancora qualche cosa insieme, ed ecco che 90 su 100 scatta lo spaghetto aglio, olio e peperoncino.
E così è andata anche ieri sera nella mia cucina.
Ho voluto aggiungere ancora un tocco di mediterraneità e così con la spontaneità che lo caratterizza ho pensato al rosmarino.



TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti


INGREDIENTI: (per 4 persone)

4 spicchi di aglio rosso
olio extra vergine di oliva
spaghetti
peperoncino fresco
2 rametti di rosmarino fresco
sale grosso integrale


PREPARAZIONE:

Mettiamo subito a bollire l'acqua di cottura della pasta e saliamola non appena è calda a sufficienza affinchè il sale si possa sciogliere.
Questo passaggio in primis è fondamentale; l'acqua calda e salata  servirà per la preparazione del sughetto, permetterà all'aglio di ammorbidirsi, sprigionando ancor di più il suo aroma, senza farlo bruciare.
In una padella facciamo scaldare appena l'olio ed aggiugiamo gli spicchi di aglio tritati finemente, un pezzetto di peperoncino fresco, anch'esso finemente sminuzzato ed un filo di acqua di cottura della pasta, operazione questa, che ripeteremo sino a quando le nostre narici non risulteranno inebriate dall'aroma inconfondibile dell'aglio.
Con un minipimer, emulsioniamo l'olio con gli aghi dei rametti di rosmarino che avremo lavato ed asciugato con cura.
Buttiamo giù la pasta, scoliamo decisamente al dente, giriamo della padella e saltiamo per qualche minuto.
Impiattiamo, aggiungiamo l'emulsione di rosmarino e gustiamoci questo piatto dagli aromi inconfondibili.
 

martedì 20 novembre 2012

Fiocchi di purè di patate e porcini in gratin con besciamelle al tartufo nero

Omaggio al blog Thedreamingseed alias Roberta Paris.

Questo mero esperimento vuole essere un modesto omaggio ad una persona davvero bella, nonchè bravissima foodblogger. La mia amica Roberta.
Non conosco Roby da molto tempo, i nosri destini si sono incrociati, da un paio di anni circa, ed è stata subito empatia!
Non ci vediamo spessissimo, ma in questi casi è questione di chimica pura!
Bella, sorridente (anche "ridanciona"come si dice in Maremma) brillante, innamorata, argomentatrice d'eccellenza, un pò folle, ed a volte anche un pò "rincoglionita" :.), insomma un cocktail di vita pura.
Io la vedo così.
Erano anni che avrei voluto condividere la mia passione per la cucina, darle un volto, accompagnarla con un pensiero...ma da "pura" e "maledetta" acquariaccia quale sono ci voleva un'esotazione impetuosa, beh Roby è stata il mio detonatore!"
Non solo, una volta partita, ha immediatamente supportato il mio ingresso nella blogsfera.
Detto questo, ieri le ho chiesto di dirmi qual era un sapore che avrebbe voluto gustare, lei ha detto : funghi!
Di solito amo lavorare con i funghi freschi, ma in mancanza dei prezioni boletus edulis nostrali, ho tentato l'esperimento.
Non sono una maga del gratin, ho voluto mettermi alla prova con una ricetta dagli abbinamenti visti e stravisti, ma che proverò a personalizzare fino a che la mia fantasia me lo permette.
E' successo questo:


P.S. giuro che mi iscriverò al più presto ad un corso di fotografia!


TEMPO DI PREPARAZIONE: 60 minuti


INGREDIENTI:

per il purè

2 patate grandi
50 grammi di funghi porcini secchi
2 spicchi di aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
pan grattato

per la besciamelle

30 g. di farina bianca
30 gr. di burro
350 gr. di latte
tartufo nero
noce moscata
sale
pepe neto in grani


PREPARAZIONE:

Per prima ammolliamo i funghi secchi in un bicchiere di acqua tiepida (laviamoli accuratamente; ho lavorato in un laboratorio di confezionamento funghi e vi assicuro che forse non c'è alimento in commercio più sporco dei funghi secchi!)
Mettiamo a lessare le patate, naturalmente senza privarle della loro buccia.
Prendiamo una padella e facciamo andare a fuoco lento, i due spicchi di aglio schiacciati (che poi elimineremo) in un filo di olio, aggiungiamo i funghi che avremo nel frattempo sminuzzato finemente (a coltello o utilizzando un mixer), un filo di acua tiepida e lasciamo insaporire per circa 5 minuti.
Quando le patate saranno cotte, sbucciamole, schiacciamole energicamente con una forchetta, aggiungiamo due dita di olio, i funghi, sale, pepe continuando a lavorare l'impastosino a che  nonrisulti ben amalgamato.
Possiamo intatnto iniziare a preparare la besciamelle.
Facciamo sciogliere il burro a fuoco lemtissimo in un pentolino antiaderente e stemperiamo aggiungendo la farina un poco alla volta (io uso fare questa operazione utilizzando un colino, così da evitare la formazione di grumi), ed il latte, mescolando energicamente con una frusta.
Inseriamo il tartufo a lamelle (ne custodivo un pezzettino in cassaforte!), un pizzico di noce moscata, sale e pepe in grani. Lasciamo rapprendre continuando a mescolare a fuoco lentissimo. Spegnamo e copriamo.
Adesso viene il bello: la forma!
Io ho usato una sac a poche, ma il risultato non è stato per nulla soddisfacente. Non avendo usato nè uova, nè formaggio grattugiato la consistenza dei"fiocchi" era un pò troppo soft. La prossima volta credo opterò per un piccolo coppa pasta.
Comunque non ho mollato!
Poniamo su di una teglia da forno, rivestita da un foglio di carta forno i nostri fiocchi di purè, spolveriamo con un velo di pan grattato e mettiamo in forno per qualche minuto.
Come dicevo non esageriamo con la temperatura e con il tempo in forno altrimenti, più che dei fiocchi tireremo fuori una sorta di ...va beh! non vi sto a dire cosa....
Sbirciatina, quando li vediamo dorè, via dal forno, impiattiamo e decoriamo (meglio di come ho fatto io) con la besciamelle al tartufo.
Bon appetit...e grazie Roby!
Con questa ricetta partecipo al contest de L'ENNESIMO BLOG DI CUCINA.


 

Un contornino fresco e veloce: cruditè di pomodorini e finocchi in salsa di basilico

E' qualche giono che la mia mente corre dietro ad una ricetta che fa un pò fatica a nascere...
Quindi non riesco a concentrarmi molto el cucinare altri piatti, ne sa qualche cosa il mio maritino che ieri sera si è accontentato di un polletto al curry affiancato da questo contorno, che seppur veloce, fà incontrare per un attimo l'inverno e l'estate.



TEMPO DI PREPARAZIONE: 10 minuti

INGREDIENTI:

2 finocchi medi
un grappolo di pomodorini (della qualità che avete..anche se in effetti non sarebbe più stagione...)
un bel ciuffo di basilico
sale grosso integrale
olio extra-vergine di oliva

PREPARAZIONE:

Tagliamo a julienne i finocchi ed i pomodorini a piccoli pezzettini (formato bruschetta, direi).
Con un minipimer emulsioniamo mezzo bicchiere di olio con il basilico, che avremo nel frattempo lavato ed asciugato.
Pestiamo a mortaio del sale grosso integrale.
Impiattiamo, giocando con i rosso dei pomodorini ed il bianco dei finocchi, spolveriamo con un pizzico di sale ed infine versiamo a filo la salsina di basilico.
Crudo e ..mangiato!
 

lunedì 19 novembre 2012

Questione di zucca...Risotto con zucca e pecorino e..ingrediente segreto

Non esistono banchettanti i quali di fronte ad un piatto a base di zucca, non si abbandonino ai commenti più disparati.
E si apre così la "questione" zucca...
"Oh, la zucca ha un sapore così delicato!"
"...mah, sarà, secondo me sa di poco!"
" mmm...ottima al forno!"
" E' così versatile"
" Per me troppo dolce...non riesco ad apprezzarla"
Per poi addiruttura arrivare a:
" Dai, qunado si dice che un melone sà di zucca...non ha sapore!"
Ed ancora il clou (del mio amico Silvano banchettante di ieri sera) "In effetti quando si dice zucca vuota..non sa di nulla!".
Povera, dolce zucca.
Io ho provato a valorizzarla così:


 
 
 
 
Tempo di preparazione: 35 minuti
 
 
 
INGREDIENTI: per 4 persone
 
350 gr. di riso bianco lungo

300 gr. di zucca
brodo vegetale
1 scalogno medio
sale
pepe nero
pecorino toscano stagionato
olio extra-vergine di oliva

PREPARAZIONE:

Tagliamo finemente lo scalogno, mettiamolo in una padella con un filo di olio e facciamo andare a fuoco lento allungando con piccoli mestolini di brodo vegetale.
Questa operazione andrà ripetura sino a che il nostro scalogno non prenderà la consistenza di una cremina.
Aggiungiamo la zucca tagliata a pezzi piccoli, ma irregolari, cosicchè alcuni di essi si sciolgano ed altri restino più formati.
Continuiamo a sfumare con il brodo, affinchè anche la zucca di sciolga dolcemente e si ammalgami bene alla cremina di scalogno, aggiungiamo quindi il riso e continuiamo ad aggiungere brodo vegetale, mescolando sino a cottura ultimata.
Spegniamo il fornello, laciamo mantecare per qualche minuto, coperto.
Nel frattempo tagliamo a scaglie il pecorino, impiattiamo il nostro risotto, adagiamovi sopra le scaglie che si scioglieranno con il suo calore, una spolverata di pepe nero tritato a mortaio e le jeux soin fait!
..E l'ingrediente segreto??
Già! Sta prorpio nel "mastro" brodo.
Su suggerimento tratto dal portale di Giuseppe Capano, provate ad aggiungere una manciata di funghi secchi nel vostro brodo vegetale, soprattutto quando lo usate per sfumare piatti che contengono ingredienti soft come la zucca e vedrete che sapore particolare ne verrà fuori.
E' vero, ho barato un pò con il pecorino ed i funghi secchi, ma venitemi ancora a dire che la zucca non sà di niente..al limite saprà di zucca!



Risotto con calamaretti, zafferano e fili di chili (versione contest)

Se il rosso e il giallo mi hanno aiutata a dare un volto ed a condividere con voi questa mia grande passione, non c'era ingrediente migliore dello Zafferano per iniziare quest'avventura.
Un fiore che per trasformarsi in spezia, dona solo la sua parte femminile gli stimmi, stimmi rossi che al contatto con un liquido diventano gialli sprigionando un aroma inconfondibile, fantastico!

Ho pensato che il profumo di un buon riso potesse donare al piatto una maggiore delicatezza, poi come tipico del mio carattere ho dovuto metterci della grinta, decorando con dei fili di chili, una spezia poco usata, ma vi assicuro da prendere seriamente in considerazione.
Per quanto riguarda i calamaretti, avrei potuto anche farne a meno o sostituirli con una verdura, tipo la zucchina, proponendo così una versione veg, ma il saluto festoso del mio pescivendolo di fiducia ed il mio essere godereccia, hanno avuto la meglio.

Ed ecco quì il risultato.
 
 
Tempo di preparazione: 40 minuti
(riducibili a 25 se usiamo un riso industriale)
INGREDIENTI: (per 2 persone)
150 g. di Riso Bianco Lungo Ribe
brodo vegetale
300 g. di calamaretti freschi
uno scalogno piccolo
olio extra vergine d'oliva
3 g. di stimmi di zafferano
fili di chili
curcuma (facoltativa)
vino bianco
sale
pepe in grani
PREPARAZIONE:
Come prima cosa sarebbe buona abitudine non farsi mai mancare in casa del brodo vegetale, è utilissimo per un sacco di preparazioni, rimineralizza e ci evita di buttare le verdure che per qualsiasi motivo sono rimaste nel frigo per qualche giorno in più.
Possiamo dare al nostro brodo diverse "sfumature di sapore" in relazione agli ingredienti che andremo ad usare, questa volta visti gli aromi già importanti del piatto, ho fatto un brodo abbastanza soft: carota, zucchina, sedano, 1/2 cipolla bianca, la parte superiore di un finocchio, 2 foglie di basilico, sale, pepe in grani.
Detto questo, in una padella con i bordi un pò alti, iniziamo a far appassire lo scalogno nell'olio; uso il termine appassire e non imbiondire perchè (forse gli amanti del soffritto inorridiranno), per renderlo più leggero, uso mettere un filino di acqua tiepida o brodo nel soffritto.
Aggiungiamo il riso, mescoliamo fino a che non diventi traslucido ed iniziamo ad aggiungere con un mestolo il brodo caldo, operazione che ripeteremo ogni volta che il liquido si andrà a consumare.
Circa a metà del tempo di cottura del riso, in questo dopo 15 minuti, mettiamo in ul'altra padella un filo di olio e facciamo andare i calameretti, sfumandoli con un dito (orizzontale mi raccomando..) di vino bianco per non più di 5 minuti, spegniamo il fornello e lasciamo da parte coperto.
In una tazzina, intanto, mettiamo in infusione con pochissimo brodo caldo, i nostri prezioni stimmi di zafferano; portiamo a cottura il riso, aggiungiamo, quindi i calamaretti con il loro liquido, lo zafferano e mescoliamo sino a che il risotto non si sia sufficientemente mantecato, se necessario aggiustiamo di sale, dal momento che sino quì ne abbiamo usato pochissimo ed impiattiamo.
P.S. se volete dare al piatto un colore giallo più intenso potete aggiungere 1/2 cucchiano di curcuma, è insapore e volendo può ammortizzare un pò il costo degli stimmi puri di zafferano.
Buona giornata a tutti!
Con questa ricetta parecipo al contest di Monica di Emporio 21, in collaborazione con il Mercato del Gusto, sezione ricette salate.
 


 

Tagliolini al prezzemolo con ragù bianco di cozze e vongole

Beh, quando si dice "meglio tardi che mai!"
Ecco a distanza di anni luce la portata che ha seguito i crostini ai  moscardini.
Questa volta l'esperimento consiste nel dare una collocazione diversa al prezzemolo.
I pareri sulla modalità di utlizzo del prezzemolo nei piatti a base di pesce, sono assai discordanti.
Sempre e solo a crudo, piuttosto che unicamente per decorazione, sino ad usarlo battuto con l'aglio ed il peperoncino nel soffrittino iniziale....
Io questa volta l'ho pensato così:




N.B. chiedo umilmente venia per la foto orrenda che vi propongo, con tanto di piatto unto in alto, ma mi spiaceva non postare questa ricetta. Migliorerò, promesso!


INGREDIENTI: (per 3 persone)

per i tagliolini

300 gr. di farina
3 uova
3/4 ciuffi di prezzemolo fresco
sale

per il ragù

500 gr. di vongole
1 kg. di cozze
aglio
peperoncino
olio extra vergine di oliva


PREPARAZIONE:

Ancor prima di iniziare a tirare la sfoglia, le operazioni da fare sono due: lavare e mettere ad asciugare il prezzemolo e  far aprire i molluschi in una pentola con i bordi piuttosto alti, coperta quasi del tutto.
Vi consiglio di far aprire i frutti di mare separatamente, in maniera che se qualche vongola dispettosa contenesse della sabbia, riusciremmo così ad inividuarla meglio ed a limitare i danni.
Una volta aperte sia le cozze sia le vongole, filtriamo l'acqua che hanno prodotto, conserviamola e lasciamole raffreddare.
Iniziamo a preparare la sfoglia.
Versiamo su di una spianatoia la farina ( mia figlia dice a "vulcano"), lasciando così il posto per inserire le uova, tritiamo finemente il prezzemolo ben asciutto ed uniamolo alle uova, aggiungendo un pizzico di sale fino.
Con una forchetta amalgamiamo uova e prezzemolo e procediamo nell'impasto.
Quando lo sentiamo liscio ed elastico, tiriamolo e decidiamo il formato della pasta, io ho scelto i tagliolini.
Ora estraiamo pazientemente i frutti di mare dal loro guscio e battiamoli finemente a coltello.
In una padella versiamo un pò di olio, un trito di aglio e facciamo andare con un filo di acqua dei molluschi precedentemente conservata. Uniamo il battuto di cozze e vongole, mezzo bicchiere della nostra acqua al profumo di mare e continuamo la cottura circa 10 minuti.
Lessiamo i tagliolini in acqua salata, scoliamo ed aggiungiamo al sughetto spadellando per qualche minuto.
Devo dire che il prezzemolo non si sente molto, avrei preferito si sentisse di più, la prossima volta ne aumentrò la quantità oppure proverò ad usare quello disidratato, comunque direi..: esperimento riuscito!



sabato 17 novembre 2012

Crostini di pane nero con moscardini e salsina di basilico

Giovedì sera ho rivisto dopo qualche settimana una mia cara amica.
A lei piace molto il pesce, ed io ho timidamente provato a regalarle questi piatti.
Devo dire che ultimamente vuoi per i costi elevati, vuoi per il desiderio di diminuire un pò il consumo di carni animali, cucino il pesce al massimo una volta alla settimana.
A mio parere il sapore del pesce non và assolutamente mascherato, quindi zero intingoli e tempi di cottura brevissimi.
In effetti il primo piatto che vi propondo è già fin troppo elaborato per i miei gusti e già il suo colore lo rivela, ma il risultato è gustosissimo.

 
 
 
TEMPI DI PREPARAZIONE: 20 minuti
 
 
INGREDIENTI: (per 3 persone)
 
300 gr. di moscardini freschissimi
3 fette di pane integrale ai cereali
aglio
basilico
peperoncino
vino bianco
olio extra vergine di oliva
salsa di pomodoro
sale
 
PREPARAZIONE:
 
Dopo aver pulito (se abbiamo difficoltà chiederemo gentilmente al nostro pescivendolo di farlo per noi) e sciacquato sotto l'acqua corrente i moscardini, tagliamoli finemente a striscioline con un coltello affilato.
Prepariamo (possibilmente a coltello, senza usare elettrodomenstici vari) un battutino di solo aglio.
Mettiamo in una padella l'aglio, l'olio e facciamo andare a fuoco lento, aggiungendo un filino di brodo di pesce.
ALT! Premetto che di solito quando preparo il pesce, uso preparare a parte un fumetto (brodino di pesce), con ciò che resta dalle operazioni di pulizia; è utilissimo, rende morbida la cottura ed insaporisce tantissimo.
Aggiungiamo i moscardini, alziamo la fiamma e sfumiamo generosamente con del vino bianco secco.
Solitamente non uso volentieridel vino bianco nelle cotture del pesce, a parere mio copre un pò, ma nel caso di moscardini, calamari e simili...molto freschi è utile per, come dicono i pescatori "ammazzare il nervo" rendendoli così ancor più teneri.
Versiamo un pò di salsa di momodoro, acora un dito di brodino, un'idea di sale, un pezzettino di peperoncino e facciamo andare, coprendo a metà la padella, sino a che il sughetto non si consumi.
Nel frattempo, frulliamo con un minipimer una ventina di foglie di basilico con olio.
Tagliamo 3 fette di pane, tostiamole, con un cucchiaio adagiamogli sopra i nostri moscardini, ormai pronti, e decoriamo con un filo di salsa al basilico.
Buoni!


giovedì 15 novembre 2012

Avanzi d'onore: polpettine di riso e melanzane con purè di patate e finocchi

In questi giorni fare la spesa è stato un pò difficoltoso ed anche la volgia di aprire la cucina con la solita allegria e spensieratezza si è data latitante.
Dopo tutta quest'acqua, pensando al cibo ho dovuto lottare con la tentazione di preparare un riso in bianco asciutto, asciutto!
Ieri sera avevo preparato della melanzane all'origano e pomodorini ed un del riso per la mia bimba; Luca ha detto pizza ed il riso era effettivamente troppo....ho conservato in frigo.
Oggi nonostante tutto sia tornato alla normalità, ho deciso di non fare ugualmente spesa.
Ho aperto il frigo, rapido sguardo panoramico e...: "vediamo cosa riesco a combinare" mi sono detta!
Due finocchi reduci dal mio povero annacquato orticello, 4 patate ed i famori avanzi del giorno prima.
Pensa e ripensa....





INGREDIENTI:

per le polpettine:
 
(avanzo di) Melanzane in umido con origano e pomodorini
(avanzo di) Riso bianco bollito
1 uovo
parmigiano reggiano q.b.
pan grattato q.b.
sale
pepe

per il purè:

4 patate
2 finocchi
olio extravergine d'oliva
parmigiano reggiano
sale
pepe in grani per guarnire


PREPARAZIONE:


Polpettine:

La ricettta delle melanzane era molto molto basic, niente di più che una grossa melanzana viola sbucciata e fatta andare in padella con una cipolla, 4/5 pomodorini, sale, pepe ed origano, a fuoco lento aggiungendo un filino di acqua tiepida o brodo vegetale per 15/20 minuti.
Detto questo, mescoliamo i nostri due avanzini (riso e melanzane), aggiungiamo un uovo, una spolverata di parmigiano, sale, pepe nero e del pan grattato.
Per le quantità del pan grattato, tutto dipende soprattutto dalla consistenza del riso.
Io di solito il riso, scegliendolo sempre di buona qualità, uso non scolarlo, quindi tra le melanzane che hanno conservato un pò loro originale condimento ed il riso non molto asciutto, ho dovuto aggiungere un pò di pan grattato in più per riuscire poi a dare una forma decente alle polpettine; comunque vi consiglio di non esagerare altrimenti il gusto del pan grattato và a coprire gli altri sapori.
Mescoliano con un cucchiaio in legno, formiamo velocemente delle polpetine (o meglio in questo caso pseudo-polpettine come si evince dalla foto), adagiamo in una teglia, su cui abbiamo steso un foglio di carta da forno, un filo d'olio per dorare e via nel forno a 180° per non più di 15/20 minuti.

Purè:

Mettiamo a lessare le patate.
Nel frattempo in una padella facciamo andare i finocchi tagliati a fettine piuttosto sottili con un filo d'olio, 1/2 bicchiere di acqua o brodo vegetale (nella mia cucina non manca mai), sale e se vogliamo una spolverata di pepe nero.
Copriamo  lasciando uno spiraglio e controlliamo di tanto in tanto la cottura, aggiungendo un pò di acqua o brodo se necessario. Cuociamo sino a che i finocchi non saranno teneri.
A cottura ultimata, frulliamo i nostri finocchi con un frullatore ad immersione, più comunemente detto minipimer, sino a renderli una crema; nel frattempo cotte anche le patate, sbucciamole e schiacciamole semplicemente con una forchetta, aggiungendo olio, parmigiano, sale e la cremina di finocchi, trasferiamo nella padella di cottura dei finocchi (così non ne sporchiamo un'altra!), mescoliamo per qualche minuto e serviamo accanto alle polpettine.
Eh, chiamali avanzi!
Buona giornata a tutti.

martedì 13 novembre 2012

Bocconcini di manzo ai fiocchi di paprika rossa dolce

Beh, oggi con un timido sole ve lo posso confessare.....in mancanza del pane le schiacciate ai semi servivano per questo!






TEMPO DI PREPARAZIONE15 minuti


TEMPO DI COTTURA: 1 h.


INGRDIENTI:

500 gr. di spezzaztino di manzo
1 cipolla bianca media
farina q.b.
salsa di pomodoro (possibilmente home-made)
brodo vegetale (idem come sopra)
fiocchi di paprika rossa dolce (ca 4 gr.)
un dito di vino rosso
olio extra vergine di oliva
sale grosso integrale


PREPARAZIONE:

Per prima cosa in una tazzina ammorbidiamo i fiocchi di paprika in due dita di brodo vegetale caldo.
Affettiamo finissima la cipolla e facciamola andare a fuoco lento con un filo di olio ed un dito di brodo vegetale per 5 minuti buoni, così che diventi molto morbida e si insaporisca in maniera sana (cioè senza soffriggere).
Nel frattempo spolverizziamo i nostri bocconcini di manzo nella farina e mettiamoli nella pentola con la, ormani quasi cremina di cipolle, rosoliamo a fuoco vivo, sfumiamo con un dito di vino rosso (possiamo usare anche il bianco, ma visti i colori del piatto il rosso ci sta bene e da un gusto più deciso), lasciamo evaporare, aggiungiamo la salsa di pomodoro, il brodo vegetale, mescoliamo con cura e copriamo lasciando uno spiraglio in maniera che il sughetto si possa addensare piano piano.
Continuamo così la nostra cottura per circa un'oretta, insaporiamo con del sale grosso integrale; quando la consistenza del sughetto ci sembra ideale, spegnamo il fornello copriamo del tutto la pentola e lasciamo riposare per qualche minuto.
Serviamo e gustiamo....







lunedì 12 novembre 2012

Schiacciate semintegrali con lievito madre di kamut ai semi di sesamo e papavero

Oggi non sapevo nemmeno se fosse stato il caso di aprire il blog ne' tanto meno di postare ricette, tanta e' stata ed è ancora forte la preoccupazione per la situazione meteo della Maremma.
Ho deciso infatti di non fare alcun progetto, anche perché tutti i miei pensieri sono rivolti alla pioggia, che smetta di battere così' forte ed incessante.
Fra l'isterico tam tam di telefonate, quando i collegamenti lo hanno permesso, di parenti ed amici, arriva la chiamata di mio marito, il quale mi chiede se ho bisogno di qualcosa dal supermercato, io timidamente, gli dico: "il pane"......cinque minuti dopo, controtelefonata : " qui' non fanno più passare, hanno chiuso tutte le strade!".
Alla fine e' andata così:


 
 
 
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti
 
LIVEITAZIONE IMPASTO: 2 ore
 
TEMPO DI COTTURA: 20/25 minuti
 
 
INGREDIENTI:
 
250 gr. di farina tipo 00
250 gr di farina integrale
16 g. di lievito madre di kanut in polvere
1/2 bicchiere di olio extra vergine di oliva
acqua tiepida q.b. (circa 1 bicchiere)
sale grosso
semi di papavero
semi di sesamo
 
Preparazione:
 
Mescolare le due farine con il lievito il polvere, dopodichè iniziamo ad aggiungere alternandoli la metà dell'acua e dell'olio.
Iniziamo ad impastare; inizialmente l'impasto risulterà esssere un po' troppo compatto, a questo punto saranno rascorsi ca. 10 minuti dall'inizio delle nostre piacevoli fatiche, aggiungiamo quindi , a filo, il resto dell'acqua e dell'olio sepre continuando ad impastare.
Man mano ci accorgeremo che la nostra profumata pallottola diverrà sempre più morbida, senza però appiccicarsi alle mani, lavoriamola ancora per ca. 10/15 minuti ed è pronta per andare a sciacchiare un pisolino.
Poniamola in una ciotola di vetro o coccio in un luogo tiepido, ma non a contatto diretto con il calore un paio di ore e copriamola con un canovaccio appena umido.
Mi raccomando durante il tempo di lievitazione, dimenticatevi che in casa vostra esiste un impasto!!!! NON VALE NEANCHE SPIARE!!
A circa 15 minuti dallo scadere del tempo di livitazione, iniziamo ad accendre il forno sui 180°, tendiamo un velo di carta-forno su due teglie da forno (così la schiaccata risulterà sottile e croccante, poi decidete voi lo spessore), dividiamo l'impasto in due metà e stendiamole con un matterello; adagiamo le due schiacciate ognuna sulla sua teglia, spennelliamo di olio, aggiungiamo sale grosso leggermente pestato a mortaio ed i semini.
In forno per 20/25 minuti e se vi manca il pane, e per un pomeriggio non potete muovervi di casa......
Buona notte a tutti, questa volta è proprio il caso di dirlo!
 
 
 



venerdì 9 novembre 2012

Mezzelune semintegrali ripiene di ricotta e cime di rapi con salsa di acciughe

Questo e' davvero un esperimento, ma sentivo che poteva funzionare.
Il cruccio per alcune ore e' stato l'abbinata ricotta-acciughe; fino al momento di spadellare, le acciughe se la sono giocata al foto finish con la salsiccia, ma poi....chi non risika....
Alla fine, per la serie " la fortuna aiuta gli audaci", direi che il risultato e' stato soddisfacente, certo qualche modifica andrà apportata, ma intanto mi ritengo soddisfatta.
Questo piatto l'ho preparato a casa di mia suocera Franca, ed il fatto che nonostante si fosse preparata la sua cena di riserva, abbia mangiato ben tre delle mie sperimentali mezzelune (più una cruda) non è un dettaglio.......assicurato!!
Tornando alla nostra ricetta, il primo pensiero guardando la donata verdura, è andato alla terra di Puglia, quindi soffrittino con aglio ed acciughe, dopodichè è scattato subito l'orgoglio maremmano e tutto è venuto da se.
Ho pensato ad un classicone per eccellenza "Il Tortello Maremmano", e se sostituissi la bieta con le cimette di rapi? Perchè no? Ammorbidiamo un pò con la ricotta e proviamo a vedre cosa succede.

E' successo questo:




INGREDIENTI: (per 4 persone)

per la sfoglia:

300 gr. di farina tipo 00
100 gr. di farina integrale
4 uova

per il ripieno:

350 gr. di ricotta di pura pecora
200 gr. di cime di rapi
un pizzichino di pepe nero

per il condimento:

2 spicchi di aglio
3 acciughe sotto sale con lisca
olio extra vergine di oliva


PREPARAZIONE:

La primissima operazione da fare è mettere a lessare la verdura, in maniera che abbia tutto il tempo di cuocersi e raffreddarsi.
Ricordiamoci di tenere un pò dell'acqua di bollitura, ci servirà per mantecare la salsina di acciughe.
Una volta fatta la sfoglia, io l'ho tirata a mano perchè sono un'integralista, decidiamo quale tipo di pasta creare, possiamo fare fagottini, tortelli, ravioli, mezzelune oppure come ho fatto io iniziare con tutti i buoni intenti, per poi man mano allentare un pò il tiro sino a craeare delle strane figure geometriche che ormai poco ricordano le originarie mezzelune...
Prepariamo il ripieno.
Mettiamo in una ciotola la ricotta, le cime di rapi che nel frattempo avremo scolato, fatto raffreddare strizzato molto bene ed infine sminuzzato con un coltello, lavoriamo il tutto con una forchetta ed aggiustiamo di sale e pepe.
Laviamo e dilischiamo le acciughe sotto un filino di acqua fredda, mettiamole in una padella con olio qb, 2 spicchi di aglio schiacciati, che andremo a togliere alla fine ed iniziamo a farle andare a fuoco lento aggiungendo di tanto in tanto un pò di acqua di cottura delle cime di rapi, in maniera che l'acciuga si sciolga sino a formare una salsina.
Andiamo a cuocere le mezzelune in abbondante acqua salata, quando il loro bordino risulterà essere "al dente" possiamo  tirali su dall'acqua ed adagiarli nella padella con le acciughe, un ultimo giro delicato di padella e sono pronti.
W l'orto!







giovedì 8 novembre 2012

Un regalo dall'orto

In verità per questa giornata avrei avuto altre idee ed alri progetti, ma questa mattina il mio orticello mi ha fatto un regalo ed io per ringraziarlo non posso fare altro che mettermi a pensare come trasformare il Suo dono in un piatto da gustare.
Ho trovato, pronto per essere colto, un bellissimo mazzo di cime di rapi.

Alro che petrolio, l'oro verde lo si trova solo nei giardini!




Vediamo cosa verrà fuori dalla mia testolina.....

Filetto di maiale alle spezie

Quando mi sento un pò "aggressiv", desidero mangiare carni.
Da una giovincella, quindi solo pochissimissimi anni fa.....un'amica di mamma Maria mi disse: "Paura che l'arrosto diventi duro e stopposo? Prendi il filetto intero, pochi minuti di cottura e non puoi toppare!"
Beh, non sbagliava!
Ammetto che i costi lievitano un pò, forse non avrà il fascino di un brasato al barolo fatto andare a fuoco lento e non lancia la sfida ad un rosbif cotto a puntino, ma vi assicuro che visti i brevi tempi di cottura ed il risulatato finale, il nostro filetto può tranquillamente giocarsi la partita.
Il maiale è una carne, che io definisco"da bosco e da riviera (frase questa immortalata dal poeta toscano Giuseppe Giusti nella poesia Lo stivale); si può addolcire con un'amabile salsa morbida oppue esaltarne il gusto, come in questa ricetta, usando le nostre amiche spezie, che ho descrfitto nel post precedente.

Ve lo presento.






Tempo di preparazione: 35 minuti


INGREDIENTI: (per due persone - che magnàno-)

un filetto di maiale da circa 500 gr.
2 gr. di semi di cumino
3 gr. di bacche di ginepro
3 gr. di semi di finocchio
qualche fiocco di paprika rossa
pepe nero in grani q.b.
sale grosso q.b.
olio extra vergine d'oliva


PREPARAZIONE:

Per me la parola d'ordine di questa semplice ricetta è: mortaio!
Naturalmente se non ne possediamo uno, useremo un macinino per spezie e non salteremo sicuramente la cena, ma vi assicuro che l'aroma sprigionato dalle spezie pestate a mortaio, compreso il sale, non ha rivali; quando spezie ed erbe aromatiche sentono l'acciaio ed il calore elettrico si infastidiscono un pò.
Pestiamo o tritiamo, quindi le nostre spezie, eccetto i fiocchi di paprika che aggiungeremo interi.
In una teglia da forno ovale adagiamo il filetto di maiale, spolverizziamo interamente con le spezie pestate, i fiocchi di paprika, aggiungiamo l'olio e voilà dritto in forno preriscaldato a 170° per circa 25 minuti.
Dopo i primi 10/15 minuti controlliamo la cotura, dipende dal tipo di forno che stiamo usando, un tempo il forno era a legna, ormai per dare tempi di cottura a piatti cotti con questa modalità si potrebbe indire un "totoforno" ! Solo sotto, griglia sopra, ventilato a destra, ventilato a sinistra....mah!
Quindi con una forchetta assicuriamoci che la cottura stia procedendo in maniera uniforme, magari bucherelliamo un pò la carne nella sua parte centrale in maniera che non resti troppo cruda.
Trascorsi ca. 25 minuti, tiriamo fuori la teglia, adagiamo l'arrosto su di un tagliere e tagliamolo a fette; le prime saranno sicuramente cotte, la parte centrale come dicevo, essendo più "cicciotella" potrebbe essere rimasta un pò troppo "rosa", nessun problema, rimettiamo il tutto nella teglia di cottura a forno spento e lasciamolo lì per qualche minuto, giusto il tempo necessario per dire : " E' pronto...Tutti a tavola!"

mercoledì 7 novembre 2012

Standing ovation alle nostre amiche spezie

Oggi la giornata si è proposta in maniera un pò più aggressiva.
Abbandono i colori caldi e solari ed i sapori delicati e vado a chiedre aiuto ad alcune amiche spezie più scure e dal gusto più deciso.
Eccole, ve le presento! Sono, in senso orario: pepe nero in grani, fiocchi di paprika, ginepro, semi di finocchio e semi di cumino.
Vado a giocare un pò con loro, a dopo.

Risotto con calamaretti, zafferano e fili di chili


Se il rosso e il giallo mi hanno aiutata a dare un volto ed a condividere con voi questa mia grande passione, non c'era ingrediente migliore dello Zafferano per iniziare quest'avventura.
Un fiore che per trasformarsi in spezia, dona solo la sua parte femminile gli stimmi, stimmi rossi che al contatto con un liquido diventano gialli sprigionando un aroma inconfondibile, fantastico!

Ho pensato che il  profumo di un buon riso potesse donare al piatto una maggiore delicatezza, poi come tipico del mio carattere ho dovuto metterci della grinta, decorando con dei fili di chili, una spezia poco usata, ma vi assicuro da prendere seriamente in considerazione.
Per quanto riguarda i calamaretti, avrei potuto anche farne a meno o sostituirli con una verdura, tipo la zucchina, proponendo così una versione veg, ma il saluto festoso del mio pescivendolo di fiducia ed il mio essere godereccia, hanno avuto la meglio.

Ed ecco quì il risultato.
 
 
 
 
 
Tempo di preparazione: 40 minuti
(riducibili a 25 se usiamo un riso industriale)
 
 
INGREDIENTI: (per 2 persone)
 
150 g. di Riso Bianco Lungo Ribe
brodo vegetale
300 g. di calamaretti freschi
uno scalogno piccolo
olio extra vergine d'oliva 
3 g. di stimmi di zafferano
fili di chili
curcuma (facoltativa)
vino bianco
sale
pepe in grani
 
PREPARAZIONE:
 
Come prima cosa sarebbe buona abitudine non farsi mai mancare in casa del brodo vegetale, è utilissimo per un sacco di preparazioni, rimineralizza e ci evita di buttare le verdure che per qualsiasi motivo sono rimaste nel frigo per qualche giorno in più.
Possiamo dare al nostro brodo diverse "sfumature di sapore" in relazione agli ingredienti che andremo ad usare, questa volta visti gli aromi già importanti del piatto, ho fatto un brodo abbastanza soft: carota, zucchina, sedano, 1/2 cipolla bianca, la parte superiore di un finocchio, 2 foglie di basilico, sale, pepe in grani.
Detto questo, in una padella con i bordi un pò alti, iniziamo a far appassire lo scalogno nell'olio; uso il termine appassire e non imbiondire perchè (forse gli amanti del soffritto inorridiranno), per renderlo più leggero, uso mettere un filino di acqua tiepida o brodo nel soffritto.
Aggiungiamo il riso, mescoliamo fino a che non diventi traslucido ed iniziamo ad aggiungere con un mestolo il brodo caldo, operazione che ripeteremo ogni volta che il liquido si andrà a consumare.
Circa a metà del tempo di cottura del riso, in questo dopo 15 minuti, mettiamo in ul'altra padella un filo di olio e facciamo andare i calameretti, sfumandoli con un dito (orizzontale mi raccomando..) di vino bianco per non più di 5 minuti, spegniamo il fornello e lasciamo da parte coperto.
In una tazzina, intanto, mettiamo in infusione con pochissimo brodo caldo, i nostri prezioni stimmi di zafferano; portiamo a cottura il riso, aggiungiamo, quindi i calamaretti con il loro liquido, lo zafferano e mescoliamo sino a che il risotto non si sia sufficientemente mantecato, se necessario aggiustiamo di sale, dal momento che sino quì ne abbiamo usato pochissimo ed impiattiamo.
 
P.S. se volete dare al piatto un colore giallo più intenso potete aggiungere 1/2 cucchiano di curcuma, è insapore e volendo può ammortizzare un pò il costo degli stimmi puri di zafferano.
 
Buona giornata a tutti!
 
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martedì 6 novembre 2012

Se la passione e' rossa, la curiosità e'......GIALLA

Pensando ad un colore che mi spinga verso ciò che è nuovo, visualizzo immediatamente il Giallo.
Il primo piatto che vado a proporvi, lo vestirò quindi di Giallo con qualche accessorio Rosso, perché si sa', la passione non deve mai mancare.
All'opera....